NONNETTA COMUNE – RONDINELLA DEL SENEGAL

(Lonchura cucullata)

(Scheda riassuntiva ed informativa sulla specie presente in Allevamento Nevada; testi e fotografie potrebbero avere fonti varie e molteplici, di libera consultazione)

Nonnetta
Capucin nonnette. Famille des Estrildidés. Ordre: Passériformes

La Nonnetta comune (Lonchura cucullata) è un uccello appartenente alla famiglia degli Estrilidi nota anche come Rondinella del Senegal.
In natura questa piccola e vivace lonchura è diffusa in Africa sub-sahariana ed è presente perchè introdotto anche in Portorico, dove è conosciuto con il nome di Diablito.

Frequenta campi coltivati in aperta campagna ma non teme di avvicinarsi a zone abitate e giardini.
La nonnetta comune si nutre fondamentalmente dei semi immaturi di erbe spontanee, cereali specialmente miglio che raccoglie anche dal suolo; durante il periodo della riproduzione si ciba anche di piccoli insetti che riesce a cogliere in volo senza alcuna difficoltà

Sfortunatamente la sua mancanza di paura dell’uomo, la porta di sovente, organizzandosi in stormi numerosi, a distruggere intere zone coltivate alla ricerca di cibo, con danni incalcolabili per le già povere popolazioni africane.

In termini di dimensioni è una lonchura piccola e tozza, di colore bruno-grigio sul dorso, ventre bianco con striature nere sui fianchi e riflessi verde bronzato ai lati del petto.

In prossimità dell’equatore esiste una sottospecie L. cucullata scutata (Nonnetta chiara) dai colori meno brillanti, fianco più colorato e che presenta riflessi violacei al posto di quelli verdi a lato del petto.
I giovani non hanno chiaramente i colori degli adulti e nell’insieme esprimono una colorazione cioccolata più scura sul dorso.

La stagione riproduttiva inizia con quella delle piogge, la femminea depone dalle 3 alle 6 uova che vengono covate da entrambi i partner per 13 giorni circa, i piccoli che ne nasceranno lasceranno il nido dopo altre 2 settimane.

IN CATTIVITA’

Questa Lonchura non dimostra per niente di soffrire la detenzione; si adatta tranquillamente a tutto e non dà alcun tipo di problema, infatti, per quanto non sia comune vederlo negli allevamenti italiani (come molte specie di esotici), la cucullata è un uccello quasi onnipresente negli allevamenti degli amanti del genere Lonchura.
Si adatta molto facilmente a qualsiasi cibo, l’ideale per loro è fornir un buon misto esotici e integrare la loro dieta con del pastoncino per insettivori durante il periodo della riproduzione.

L’unica vera difficoltà che s’incontra è quella di assortire la coppia. Si, perché non vi è alcun dimorfismo sessuale se non una appena accennata colorazione pallida nella femmina, ma meglio lasciar perdere tale criterio d’identificazione ed affidarsi soltanto all’esame dei comportamenti dei nostri beniamini.

Il maschio, infatti, quanto prima farà la tipica danza delle Lonchure, saltellando sul posatoio, eseguendo ripetuti inchini e gonfiandosi emetterà a bassa voce il classico cicaleccio flautato e ritmato che contraddistingue la specie.

La femmina dal canto suo può essere individuata, perché ha un atteggiamento un po’ meno irrequieto del maschio ed è appena più docile rispetto al suo partner.

La coppia da destinare alla riproduzione si affiatata immediatamente ed in un batter d’occhio costruisce il nido accettando qualsiasi tipo di nido per esotici le viene fornito. Inoltre lo imbottisce con i semplici sfilacci di juta usati comunemente dai canarini. Alla costruzione o meglio, all’imbottitura del nido attendono tutti e due i sessi, forse un po’ più il maschio rispetto alla femmina, ma la cova è svolta con assidua diligenza da parte di entrambi.

La schiusa delle uova avviene fra il 12° ed il 14° giorno ed è la femmina, che specialmente nei primi giorni di vita dei pullus, staziona maggiormente nel nido per riscaldare i piccoli, mentre il partner ha un gran da farsi per nutrire la femmina e la nidiata. Dopo qualche giorno, massimo cinque – sei, la femmina esce dal nido e comincia ad alimentare la prole con più assiduità del maschio, ma entrambi sembra facciano a gara per chi accudisca meglio ai piccoli.

Nonnetta comune

In ibridazione la Nonnetta comune si accoppia facilmente con tutti i tipi di Lonchure e con certune è geneticamente molto vicina, quindi si possono produrre ibridi con notevole semplicità ed abbondanza, non è sovente trovare ibridi tra la Nonnetta Comune e il Passero del Giappone.

Fonti: La Nonnetta di Ivo Ginevra (Alcedo 2002), foto varie. Revisione a cura di Allevamento Nevada.