La gestione delle varie specie presenti nell’Allevamento Nevada è diviso tra la selezione della razza in base allo standard espositivo (effettuata generalmente nel locale interno) e l’allevamento amatoriale, animato dalla sola passione per esso.

Come accennato in varie sezioni del sito, all’esterno è presente una serie di voliere, tra cui spicca la grossa voliera modulare dove (a rotazione) quasi tutti gli uccelli passano alcune fasi della loro vita.
La voliera è lunga 6 metri, profonda 2 metri e alta 2.50 metri.

Voliera esterna – Primavera 2008

Durante l’inverno diventa l’abitazione degli uccelli più resistenti e acclimatabili alle nostre temperature (carpodachi messicani, padda, ecc.); durante la primavera e durante l’estate diventa invece la “reggia” degli uccelli esotici nati nell’anno in corso, dove possono avere un ampio spazio per volare, irrobustire la muscolatura delle ali e degli arti e dove poter svolgere le loro quotidiane abitudini in maniera molto naturale durante i primi mesi successivi allo svezzamento.

Il fondo, a base di terra e sabbia, permette loro di crogiolarsi al sole e di fare bagni di polvere (utili come in natura per la pulizia dai parassiti); le piante presenti al suo interno (ovviamente atossiche) creano zone d’ombra e di riparo e stimolano i loro istinti selvatici come la cattura di piccole prede vive (insetti, tarme, ecc.). Non è inusuale che nel periodo estivo spuntino nella voliera abbozzi di nidi creati ad arte, proprio come in natura.

Voliera esterna – Primavera 2008

La fontanella interna a ciclo continuo (con scarico diretto) rende disponibile acqua fresca e pulita in ogni momento della giornata, anche nelle giornate estive più afose.
Le zone riparate dal tetto in legno (ricoperto) fan in modo che anche giorni freddi, di vento e pioggia, ci siano sempre zone perfettamente asciutte e riparate dalle correnti d’aria.

Voliera esterna – Autunno 2013

La pulizia è essenziale e primaria; in un ambiente esterno gli uccelli possono entrare a contatto con “visitatori alati” autoctoni e soprattutto con le loro stesse feci a terra.
L’allevamento “biologico e naturale” è indubbiamente molto salutare e ridona agli animali lo stimolo giusto per il ripristino dei loro istinti primordiali spesso assopiti a causa della selezione in cattività.
Allo stesso tempo però entrano in gioco svariati fattori negativi e di rischio che negli allevamenti “in batteria” possono essere controllati e seguiti con più minuziosità.

L’allevamento vero e proprio, infatti, è effettuato in un locale interno. La struttura  in cui è ubicato presenta finestre sull’esterno per l’ingresso di luce naturale ed un corretto ricambio d’aria.
Il sistema di ganci e di supporti appesi al muro permette una facile e costante pulizia delle pareti e dei pavimenti; le gabbie non sono a contatto diretto con le mura ed in caso di cambiamenti posizionali le operazioni possono essere eseguite con tranquillità per gli uccelli e maneggevolezza per noi.

Locale interno Allevamento Nevada
Locale interno Allevamento Nevada

Per questo motivo le foto qui presenti possono essere poco aggiornate alla situazione attuale ed allo specifico momento in cui si sta leggendo questo articolo.

Nel locale interno sono presenti:
– 8 voliere da 120cm
– 20 gabbie da cova da 55cm e 60cm
– 8 castelli di gabbie da 45cm (quindi 32 gabbie)
– 1 voliera a tre livelli da 150cm l’una (quindi 3 voliere lunghe 150cm, alte e profonde 60cm)
– 10 gabbie da esposizione modello per I.EI.
– varie gabbie per psittacidi e modelli vari utilizzati per la quarantena.

interno03

La stagione riproduttiva all’interno del locale inizia ad Ottobre (seguendo la primavera australe, quindi la stagione delle piogge) grazie all’aumento graduale delle ore di luce tramite un programmatore alba-tramonto e termina ad Aprile – Maggio.
La temperatura viene mantenuta costante a circa 18-20 gradi C° anche nei mesi più freddi.
Le coppie in riproduzione vengono alternate nelle varie gabbie per una migliore gestione delle cove.
Per poter permettere ad ogni specie una gabbia idonea alle loro abitudini selezioniamo dove far alloggiare i vari uccelli in gabbie che variano da un’intera voliera da 150cm sino ad una singola gabbia da 45cm del complesso a castello.
Generalmente vengono effettuate due covate per coppia, massimo tre, nella stessa gabbia; successivamente la coppia da riproduzione viene alloggiata in gabbie più spaziose per il periodo di riposo e per lasciare il posto ad altre coppie dell’allevamento.

I maschi vengono inseriti da soli nella gabbia da riproduzione a loro assegnata in modo che possano prendere possesso del “territorio”.
Quando dopo una – due settimane l’ambientamento li porta alla totale padronanza del luogo, vengono inserite nelle gabbie le rispettive femmine.
Dopo circa 10 giorni dalla formazione della coppia vengono aggiunti alla gabbia nido ed il materiale per la sua costruzione.

A svezzamento compiuto, i nuovi nati, divisi a gruppi di specie affini ed età, vengono collocati nelle varie voliere da 120cm o 150cm per il primo approccio con spazi ampi e per l’iniziale rafforzamento muscolare.
Successivamente, con l’aumentare delle temperature esterne e l’arrivo della bella stagione, vengono inseriti nelle voliere all’aperto.

In Allevamento Nevada non facciamo uso di integratori proteici per stimolare l’estro o di medicinali specifici per la cova o per la loro preparazione.
Nel periodo di “pre-cova” forniamo agli esemplari diverse tipologie di cibo per arricchire la loro dieta (panico rosso a spighe, panico giallo a spighe, semi specifici per uccelli esotici, pastoncino, ecc.); osso di seppia sempre presente per l’integrazione di calcio nelle femmine in fase di deposizione.

Ci adoperiamo in questo modo poiché crediamo fortemente nei benefici che si possono trarre nell’emulazione di un ambiente naturale e selvatico.

Infatti, in natura, il periodo della riproduzione è strettamente legato all’abbondanza del cibo.

nido

Come si può inoltre notare, le temperature (importanti per salute degli uccelli) sono però nettamente inferiori da quelle che ci si può aspettare in una località esotica.
In ambienti selvatici il calo di temperature (oltre a mettere in gioco ritmi biologici tra cui la muta delle penne) significa una drastica riduzione del cibo disponibile, per questo quasi nessun uccello nidifica avendo per istinto la certezza di non poter portar a termine una covata a causa della conseguente mancanza di sostentamento per sé e per la rispettiva prole.

In cattività invece, nonostante le temperature basse, il fotoperiodo (ore di luce del giorno) e l’abbondanza di cibo stimolano l’entrata in estro degli animali che istintivamente hanno la certezza di trovare cibo a sufficienza e la certezza di poter nutrire abbondantemente lungo tutto l’arco della giornata la propria prole, senza bisogno di esser stimolati da sostanze artificiali e commerciali.
Come accennato poco prima, il fotoperiodo è uno tra i fattori più importanti di una buona riuscita nella cova; molti uccelli da gabbia cercano di nidificare in periodi autunnali/invernali, ma le ore di luce molto ridotte (se lasciate naturali) non permettono un corretto sostentamento dei piccoli nati e la distanza tra l’ultimo pasto serale e il primo pasto mattutino è esageratamente elevata per il giusto equilibrio nutrizionale e sostentamento di un animale appena nato.

Nella sezione “Alimentazione” elencheremo più nel dettaglio cosa forniamo ai nostri animali nei loro vari processi di vita, dal periodo della nascita a quello di svezzamento, riproduzione e riposo.